Come sono fatti i mobili: la struttura

Nel valutare l’acquisto del mobile si prende spesso come parametro di valutazione la qualità della finitura e il materiale “esterno” del quale è composta l’anta. Per approfondire vi rimandiamo a questo articolo dove spieghiamo le differenze tra le varie finiture. E’ sicuramente uno degli aspetti più importanti, ma non bisogna scordarsi di sottovalutare la qualità della struttura. Di quale materiale è costituita e con quale sistema viene assemblata. Infatti uno degli aspetti da non sottovalutare è proprio cercare di capire come sono fatti i mobili.

La struttura del mobile: cosa analizzare

I mobili che trovate esposti nei negozi di arredamento possono celare difetti di costruzione e scarsa qualità se inseriti in contesti studiati appositamente per valorizzarne il solo fattore estetico: è fondamentale – prima di acquistare un arredamento – analizzarne i particolari, lo scorrimento e i sistemi di apertura ante e la solidità della struttura.

Gli spessori dei materiali

spessore struttura mobile

I fianchi strutturali, gli elementi base e coperchio, i ripiani e gli schienali dei mobili, devono essere realizzati in spessori sufficienti a sopportare il carico al quale saranno sottoposti.

Volendo dare alcune indicazioni: 

  • Cucina: Struttura dei mobuli non inferiore a 18 mm di spessore. E’ fondamentale che gli elementi non previsti per l’incasso di elettrodomestici siano chiusi sui 5 lati. Molte aziende produttrici di cucine realizzano elementi base senza il coperchio. Questo compromette la stabilità della struttura soprattutto se la cucina ospita top di materiali diversi dal laminato ( se vuoi approfondire, leggi questo articolo: Piani e top per la cucina)  che non permettono l’ancoraggio attraverso viti di fissaggio. 
  •  Mobili Soggiorno: Per quanto riguarda i mobili “a spalla”, i fianchi portanti non dovrebbero essere inferiori a 30 mm di spessore. Questi infatti devono sopportare il carico da entrambe i lati. Possiamo scendere invece ai 18/20 mm per quanto riguarda i mobili realizzati a bussolotto. Per la differenza tra elementi a spalla e bussolotto leggi l’articolo: Come arredare la zona giorno ? 

Camere da letto: Negli armadi vige la stessa regola trovata per i mobili soggiorno a spalla: lo spessore degli elementi portanti non deve essere inferiore a 25/30 mm. Negli armadi, che generalemte hanno vani compresi o superiori a 100 cm, è importantissimo che gli schienali abbiano spessori adeguati o che siano supportati posteriormente attraverso barre metalliche che impediscano le tanto odiate deformazioni. Gli armadi di qualità hanno schienali con spessori non inferiori a 8 mm. Inoltre lo schienale del mobile, per svolgere alla perfezione la sua funzione, deve inserirsi tra fianchi, base e cappello attraverso delle sedi appositamente ricavate. Mobili che non utilizzano questo sistema di assemblaggio, ma nei quali gli schienali vengono applicati posteriormente attraverso l’utilizzo di viti o chiodi, nel tempo saranno meno stabili.

Con quale materiale è realizzata la struttura?

Ad un’analisi poco approfondita risulta difficile comprendere come sono fatti i mobili. Possiamo affidarci alla consulenza di un esperto presso il negozio di mobili oppure visionarne uno spaccato della stessa. I mobili di produzione industriale sono generalmente realizzati in pannelli di particelle di legno, tamburato, mdf, listellare o multistrato di legno. 

  • Pannelli di particelle di legno: Il trucciolare o trucciolato è composto da pannelli realizzati attraverso truccioli di legno pressati e legati attraverso resine e colle che possono donare particolari caratteristiche come la resistenza ai liquidi. Esistono diversi spessori di pannelli in trucciolato: dai 18 mm utilizzati per la realizzazione di elementi per cucine e moduli a bussolotto, fino ai 35 mm che possiamo trovare in ripiani di armadi di alta qualità. Il pannello di particelle di legno può essere rifinito attraverso materiali laminati o impiallacciati.
  • Tamburato:
struttura tamburato mobile

è una particolare struttura a telaio realizzata attraverso dei supporti rigidi. Generalmente di legno massello, sul quale viene applicata l’impiallacciatura. Questa tipologia di struttura rende il mobile leggero ed indeformabile nel tempo. E’ utilizzata maggiormente nella realizzazioni di armadi di livello medio – alto.

  • MDF: Letteralmente “pannello di fibre a media densità”. E’ realizzato per la maggior parte da materiali di scarto della lavorazione del legno, che vengono trattati e macinati. Il materiale sfibrato viene poi trattato attraverso lavorazioni a vapore. L’ MDF ha la particolarità di essere un matariale facile da modellare
  • Listellare o multistrato di legno: Il listellare o il multistrato di legno sono pannelli ricavati dall’unione di listelle o pannelli di legno massello incollati e pressati tra di loro. I mobili realizzati con questi materiali sono mobili generalmente di alta fattura e di ottima qualità. L’utilizzo di questo materiale incide notevolmente sul prezzo, ma si rende necessario per la realizzazione di mobili classici o di particolari lavorazioni. 

Come sono fatti i mobili: l’assemblaggio della struttura

Dopo aver analizzato con quali tipologie di materiali possono essere realizzate le strutture del mobile, è molto importante focalizzarsi sul sistema di assemblaggio. Sono due aspetti di pari importanza che se combinati bene tra di loro consentono di ottenere un prodotto di alta qualità e durevolezza. Salvo alcune eccezioni, le aziende produttrici di mobili adottano sistemi di assemblaggio standard. Non ci soffermeremo nel giudicare quale sia il moglior sistema di assemblaggio, ma daremo alcune indicazioni per aiutare a capire quali siano le caratteristiche fondamentali perchè il sistema di assemblaggio utilizzato sia idoneo e di buona qualità:

  • Perni e boccole di fissaggio: I perni e le boccole di fissaggio utilizzati per unire fianchi strutturali con elementi base e cappello devono assolutamente essere realizzati in leghe di metallo e mai in plastica. E’ infatti grazie a questi elementi che il mobile viene assmblato e prende forma. Vengono generalmente accoppiati a spine di legno, che hanno lo scopo di garantire stabilità all’intera struttura. 
  • Piedini regolabili per l’appoggio a terra: I mobili che poggiano direttamente a terra devono avere dei piedini regolabili sui quale viene fatta gravare l’intera struttura. Essendo elementi che vengono nascosti, i mobili di bassa qualità molto spesso non li possiedono. Ma è solo grazie al loro utilizzo che è possibile regolare la struttura del mobile e permetterne un ottimo funzionamento anche su pavimenti che presentano difetti di costruzione.

 

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