Come scegliere la cappa cucina

Nell’acquisto e progettazione di una nuova cucina, la zona cottura – posizionata a parete oppure sempre più spesso su isola o penisola – risulta uno dei punti di maggiore attenzione. Per un corretto igiene dell’ambiente, è necessario – in fase di progettazione – prevedere l’aspirazione dei fumi prodotti dagli alimenti in cottura. Questo può essenzialmente essere fatto tramite una cappa cucina filtrante oppure tramite una cappa cucina aspirante.

Differenza tra cappa cucina aspirante e filtrante

La differenza risiede semplicemente nel fatto che la tipologia aspirante – dopo aver effettivamente aspirato i fumi di cottura – li espelle all’esterno dell’ambiente domestico tramite una canalizzazione opportunamente progettata. La tipologia filtrante li reimmette depurati all’interno dell’ambiente domestico stesso. Normalmente ciò che differenzia una cappa cucina filtrante da una aspirante è semplicemente la tipologia di filtro (più capacitivo nei casi di cappa solo filtrante) e la presenza o meno dei tubi di scarico.
Va da sé che quando possibile, è igienicamente meglio convogliare i fumi all’esterno, ma questo comporta l’installazione dei condotti di scarico, spesso antiestetici. La soluzione ottimale in questi casi è nascondere questi ultimi tramite un ribassamento del soffitto terminante con una veletta in cartongesso, come illustrato nelle immagini sotto riportate.
Cucina con cappa integrata
[Courtesy of: www.vodoarquitectos.com]

Come si può vedere nelle immagini in alto, la cappa, montata integrata nel pensile, o a vista, a parete o a soffitto, sfoga direttamente in un cartongesso, in cui viene nascosto il sistema di convoglio dei fumi all’esterno.
Nei casi in cui non sia possibile o semplicemente non piaccia ribassare, esistono altri due tipi di cappe, oltre a quelle a parete e quelle a soffitto: sono le cappe integrate nel piano cottura e le cosiddette cappe downdraft, nascoste nella base dietro al piano cottura. Tutti questi sistemi di aspirazione possono essere di tipo filtrante o aspirante, come per ogni cappa.
Piano cottura con cappa integrata[Courtesy of: www.bora.com]
Cappa Miele piano cottura[Courtesy of : www.miele.it]

Cappa Falmec a parete
[Courtesy of : www.falmec.it]
La cappa integrata nel piano cottura risulta esteticamente molto bella ed anche pratica se si considera che in molti modelli è possibile smontare le parti a vista e lavarle in lavastoviglie. Certamente, la cappa “saliscendi”, ovvero la downdraft, risulta più comoda per chi magari non adopera regolarmente la cappa: meglio in questo caso poter fare affidamento ad un sistema aspirante che compare fuori dal top solo quando necessario, mentre normalmente rimane nascosto a livello del top senza occupare né spazio di appoggio né spazio di cottura.
Infine, esistono le cappe puramente estetiche e di design, che spesso vengono rappresentate nella loro versione estetica più “pulita”, ovvero in versione filtrante, senza tubi. Ne sono alcuni esempi la Sweet di Elica, la Deco di Franke, la Odette di Faber, la Quasar di Falmec.

Cappa cucina moderna Elica[Courtesy of: www.elica.it]
Cappa down draft
[Courtesy of : www.franke.it]
7.jpg[Courtesy of : www.faber.it]

CAppa isola metallo
[Courtesy of : www.falmec.it]
Queste cappe filtranti sono comunque una valida alternativa nei casi in cui si prediliga la funzione estetica. Nelle versioni più recenti, sono infatti dotate di un sistema di filtrazione ai carboni attivi. Questi filtri, rispetto ad un filtro standard, sono più durevoli e decisamente più funzionali, grazie a delle caratteristiche di porosità incrementata, insite al tipo di materiale stesso.
Per concludere, possiamo quindi affermare che in generale laddove si cucini molto e sia possibile l’installazione, è igienicamente meglio installare una cappa di tipo aspirante, mentre nei casi in cui non si faccia particolare uso della zona cottura, è consigliabile optare per un sistema filtrante, che può – tra le altre cose – permettere la scelta di una cappa di design fissata a muro, senza tubi o ribassamenti.

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