Quali elettrodomestici nella cucina del 2023?

Non esiste cucina, al giorno d’oggi, che non sia in qualche modo dotata di elettrodomestici vari. In alcuni casi si tratta di elementi talmente imprescindibili, e che davvero possiamo trovare all’interno di ogni cucina, da non farci quasi più caso. Prendiamo il frigorifero, ad esempio: è praticamente impossibile trovare una casa che non ne abbia uno. Tuttavia, negli ultimi anni la tecnologia ha fatto incredibili passi in avanti e questo trend ha fortemente influenzato l’assetto delle moderne cucine. La cucina è, da sempre, il fulcro della casa. L’ambiente dove si trascorre la maggior parte del tempo, soprattutto quello condiviso con la propria famiglia. E’ il luogo destinato alla preparazione e al consumo dei pasti, ma anche quello dove ci si ritrova spesso per fare due chiacchiere con gli amici, per fare i compiti con i bambini, e così via. Soprattutto durante il periodo della pandemia, spesso la cucina si è anche trasformata in postazione di lavoro. Insomma, si tratta di un ambiente polifunzionale nel quale gli elettrodomestici cucina, anche quelli più particolari ed innovativi, possono facilmente trovare collocazione. Vediamone insieme alcuni. Se ancora non li possiedi… vedrai che presto non potrai più farne a meno!

Forno a microonde

Tra tutti gli elettrodomestici non proprio tradizionali che si possono trovare in cucina, di sicuro il forno a microonde è quello ormai più diffuso. Alcuni ritengono che ci siano, in Italia, addirittura più forni microonde che lavastoviglie.

C’è chi lo utilizza soltanto per riscaldare e scongelare e chi, invece, ci cucina praticamente di tutto.

Soprattutto i primi tempi, quando rappresentava ancora un’assoluta novità, il forno microonde destava qualche preoccupazione tra i consumatori. Molti temevano che l’emissione di campi elettromagnetici potesse essere dannosa per le persone.

Oggi sappiamo che si tratta di un elettrodomestico sicuro al 100%, perché comunque viene realizzato con apposite schermature. Nella maggior parte dei casi, inoltre, è progettato in maniera tale che, se lo sportello viene aperto durante il funzionamento, automaticamente il fornetto si spegne. 

Esistono forni microonde di vario genere, da quelli più semplici a quelli combinati o dotati di funzioni più avanzate (grill, crisp, vapore, ecc.) Ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche, ecco perché è diventato un elemento così comune nelle cucine degli italiani.

Forno a vapore

Un po’ meno conosciuto, forse, è il forno a vapore.

Si tratta di un forno particolare che utilizza, per l’appunto, la cottura a vapore. Con tutti i benefici che, indubbiamente, ne possono derivare: colori molto vivi dei cibi e, soprattutto, proprietà organolettiche meglio conservate e valorizzate.

Per fare un esempio, che tanto potrebbe piacere a chi è sempre rigorosamente a dieta e a tutti i salutisti, possiamo dire che le verdure riescono a preservare il proprio contenuto di vitamine e sali minerali. Questo significa, tra l’altro, non dover aggiungere sale, o comunque doverne utilizzare molto meno del solito.

I forni a vapore sono ottimi non solo per cucinare, ma anche per scongelare o riscaldare in modo delicato.

Altro fattore non trascurabile è quello legato ai consumi. La temperatura del vapore non è mai troppo elevata, e questo può incidere positivamente sulla bolletta.

Va detto, infine, che si tratta di forni molto sicuri: sono sempre dotati, infatti, di appositi vetri ipotermici e termoriflettenti.

Cassetto scaldavivande

A chi non è mai capitato di dover riscaldare qualche pietanza da servire, ad esempio, ad un familiare arrivato a casa in ritardo rispetto alla consueta ora di pranzo o cena?

Oppure, quante volte succede che si abbia necessità di tenere in caldo delle portate che sono già pronte, ma che dovranno essere servite dopo altre?

Il cassetto scaldavivande è stato pensato proprio per far fronte a queste necessità, che comunque sono piuttosto comuni.

Si tratta, in pratica, di un apposito piano riscaldato che tiene calde le pietanze, o che risulta utile anche solo per riscaldare piatti, tazze, ecc.

Alcuni utilizzano lo scaldavivande anche per far lievitare gli impasti o, addirittura, per cuocere con delicatezza alcuni cibi.

E’ perfetto anche per scongelare, per far sciogliere il cioccolato, ecc.

Non è un elettrodomestico ingombrante, proprio perché ha le caratteristiche di un vero e proprio cassetto. Risulta facilmente inseribile in qualsiasi cucina componibile: una delle collocazioni più frequenti è sotto il forno. Il design, di solito, risulta adattabile ad ogni stile di arredo, moderno o classico che sia.

La temperatura che viene raggiunta all’interno va dai 40° agli 80°, ecco perché può essere utilizzato per far fronte a molteplici necessità.

Ovviamente, lo sportello è sempre realizzato in vetro temperato per far sì che rimanga freddo e non ci si possa scottare.

Un altro bell’elettrodomestico, no?

Abbattitore di temperatura

Passiamo ora al cosiddetto abbattitore di temperatura, di cui spesso si sente parlare durante le tante trasmissioni dedicate alla cucina che si vedono in tv.

Solo alcuni cenni, per la verità, perché l’argomento è talmente vasto ed interessante che gli dedicheremo presto un intero articolo.

Se, fino a qualche tempo fa, gli abbattitori di temperatura si potevano trovare esclusivamente nelle cucine professionali dei ristoranti e delle pasticcerie, oggi si stanno diffondendo anche nelle case.

Per spiegare in pochissime parole di cosa si tratta, possiamo dire che l’abbattitore di temperatura è una sorta di surgelatore che, grazie all’aria forzata a -40°, riesce a raffreddare i cibi in maniera estremamente rapida.

Per fare un esempio, un cibo appena cotto a 90° può essere portato a soli 3° (anche nella parte centrale) in un’ora e mezza circa. Nel giro di 4 ore circa, può essere surgelato a -18° senza alcuna formazione di cristalli di ghiaccio.

Ma a cosa serve raffreddare i cibi così rapidamente?

I vantaggi sono tantissimi, ed hanno a che fare con il colore dei cibi, con il loro sapore, con le proprietà organolettiche, con la loro consistenza, ecc. Tanti ottimi motivi per approfondire l’argomento in un prossimo articolo!

Frigorifero No Frost

Lo abbiamo detto all’inizio, praticamente non esiste una cucina in cui non sia presente un frigorifero.

Ma sono tutti uguali i frigoriferi? La risposta è no, sicuramente ne esistono diverse tipologie, con caratteristiche tecniche differenti.

I modelli No Frost sono quelli che, di fatto, risolvono l’inconveniente di dover di tanto in tanto sbrinare il frigorifero. Ma non solo, perché i vantaggi sono anche altri: qui di seguito andremo a scoprirli.

All’interno di un frigorifero no frost, lo dice la parola stessa, non si forma la brina che di solito, invece, tende ad esserci in altri elettrodomestici più tradizionali.

Esistono modelli da libera installazione e modelli da incasso, quindi chiunque può trovare esattamente ciò che meglio si adatta alle proprie necessità.

Ciò che distingue i modelli No Frost dagli altri è la presenza di un impianto dotato di ventole ed evaporatori. Questo fa sì che all’interno del frigo l’aria circoli continuamente: parliamo di un’aria fredda e secca, che non genera umidità e quindi impedisce la formazione di brina.

Esistono modelli “total no frost”, che quindi utilizzano questa tecnologia sia nella parte frigo sia nel vano congelatore. E poi esistono quelli che, invece, sono “partial no frost” o “frost free”: in questi casi, è soltanto la parte del congelatore ad essere dotata di questo sistema. Il frigorifero vero e proprio magari può essere comunque ventilato, ma non necessariamente no frost.

Oltre al vantaggio di non dover sbrinare frequentemente il frigorifero, ci sono altri aspetti positivi da non sottovalutare.

  • La temperatura interna rimane costante, e questo favorisce una migliore conservazione dei cibi.
  • Non si formano muffe o cattivi odori
  • La manutenzione, in generale, risulta molto più semplice.

Se pensi di dover sostituire il tuo vecchio frigorifero, perché non sceglierne uno no frost?

Tritarifiuti

Per finire, ecco un altro piccolo elettrodomestico che si sta diffondendo nelle case degli italiani.

Parliamo del tritarifiuti, anche conosciuto come dissipatore alimentare o dissipatore di rifiuti: magari non ci hai mai pensato prima, ma potresti scoprire di averne davvero bisogno!

Si tratta di una specie di cilindro che viene posizionato sotto al lavello della cucina e la cui funzione è quella di sminuzzare tutti (o quasi) i resti di cibo.

Quali sono i vantaggi che possono derivarne? Intanto, si evita la formazione di marciume nello scarico e, di conseguenza, di cattivi odori.

Inoltre, si evita che lo scarico stesso si otturi, cosa purtroppo assai frequente (con tutti i disagi che ne scaturiscono, anche in termini di costi).

Un altro vantaggio è quello di ridurre in maniera drastica l’accumulo di rifiuti organici in casa.

Non ultimo, può essere considerato un elettrodomestico all’avanguardia anche dal punto di vista ambientale. Ogni anno finiscono in discarica tonnellate e tonnellate di rifiuti organici, che purtroppo generano gas nocivi per la nostra salute e la salvaguardia del Pianeta.

Grazie ai dissipatori, i rifiuti alimentari possono produrre biogas preziosi ed alte sostanze utili: sostanze che possono essere recuperate all’impianto di trattamento delle acque di scarico.

Per saperne di più, prova a guardare qui: https://insinkerator.emerson.com/it-it/food-waste-disposers

Prima di utilizzare un tritarifiuti è sicuramente meglio farsi consigliare da un esperto, anche per farsi spiegare esattamente cosa può essere gettato dentro e cosa no. Frutta secca, piccole ossa e materiale fibroso (tipo certe bucce della frutta) di solito non sono adatti a questo tipo di smaltimento. Si rischierebbe di rovinare presto l’elettrodomestico, mentre invece è importante utilizzarlo al meglio per preservarlo più a lungo possibile.

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